Le Sirene, esseri metà donna e con la coda di pesce, venivano rappresentate nell’atto di allargare le estremità della coda. Simboleggiavano quindi il peccato della lussuria e dell'eccessivo amore per i beni materiali. Partenope era una di loro.
Ulisse e Orfeo nel loro viaggo si imbattono nel loro canto così armonioso cui nessuno poteva resistere senza perdere la ragione. Il loro comportamento razionale ha grandi implicazioni.
Ulisse vuole ascoltarne il canto (beneficio) ma senza subirne i costi (perdita ragione). Si fa quindi legare e solo lui puó ascoltarne il canto.
Profondamente diversa è la razionalità di Orfeo. Giasone, al momento di salpare con gli argonauti per andare alla ricerca del vello d’oro, decide di imbarcare Orfeo, capace solo, ma in modo supremo, di suonare la lira. Quando la nave sta per giungere all’isola delle Sirene, Orfeo inizia a suonare anche lui ed accade che quella musica, miscelandosi al canto delle Sirene, ne annulla l’effetto perverso.
Orfeo e Ulisse ottengono dunque lo stesso risultato ma solo il comportamento di Orfeo è quello virtuoso. Perchè? Orfeo, nel suo calcolo costi/ benefici simboeggia la razionalità dell’homo reciprocans l'uomo che offre invece di tolgiere/nascondere.E' luomo cooperativo Ulisse invece riflette il tipico comportmento del homo oeconomicus odierno teso a massimizzare il suo beneficio(utilitá) personale a scapito di altri. E' l'Uomo individualista per eccellenza. Egli è difatti il solo beneficiario del canto mentre nel caso di Orfeo tutti gli argonauti possono ascoltare il canto delle Sirene
Il principio di reciprocitá permette a tutti di ottenere un qualche benefio mentre i costi vengono minimizzati perchè divisi tra tutti. L'uomo moderno (razionale) invece rimuovendo oggi la sua dimensione NON razionale commette un atto di violenza contro se stesso. Va alla ricerca continua del piacere personale dimenticando il Bene. Ma il piacere si esaurisce subito il Bene rimane
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