6- Il Rinascimento italiano :Dal castello al Palazzo.
- giannitribuzio1
- Jul 6
- 6 min read
Si costruirono cattedrali ancora più belle esse ebbero molte cose di più: piùmarmi più affreschi, piùstatue. ma una cosa in meno:la sete di Dio,lo slancio verso il cielo; insomma l'anima (Indro Montanelli)
Come accadde per la Grecia classica e la Roma repubblicana dove il credo religioso dell'uomo medievale guidava il suo comportamento e da qui derivava il suo"carattere" lo stesso avvenne con l'Europa cristiana della fine del primo Millennio.
Secondo gli europei occidentali dell’epoca a raccogliere l’eredità dell’Impero Romano non fu quello di Costantinopoli (l'Impero Romano d'Oriente) bensì il Sacro Romano Impero, fondato nella data simbolica dell 800 d. C. quando Carlomagno ricevette la corona in S. Pietro dalle mani del papa Leone III. Da allora il baricetro dell Europa si sposta al Nord dove tuttora risiede. L'Europa diviene un terreno di battaglia tra 2 culture: quella gotica, feudale ed imperiale del Nord e quella latina, classica e papale del Sud.
Carlo Magno, Ottone I, furono alcuni dei tanti tentativi falliti di restaurazione dell'autentica tradizione imperiale romana che ogni tanto riemerge in Europa (ultimamente abbiamo l'Unione Europea).
Anche Federico II di Svevia non riuscì nell'intento di unire l'Europa sotto un unico Imperatore. Nato in Italia aveva dato forma al Regno del Sud Italia dotandolo di tribunali laici, di un amministrazione efficiente, una propria moneta e di un esercito, circondandosi di letterati provenienti da tutta Italia; contribuì così enormemente alla nascita della futura lingua italiana. Sotto la dominazione Normanna e poi Sveva Palermo divenne tra le città più dinamiche ed influenti dell'intera Europa e la sua Sicilia potenza dominante del Mediterraneo.
"Stupor Mundi", aveva una cultura straordinaria (parlava molte lingue) e durante la sua vita aveva vinto tutte le battaglie perseguendo il suo sogno di dare forma di Nazione all'intero Paese che amava. Ma fu un sogno di un uomo troppo innamorato dell'Italia. Ovunque andasse i Comuni del Nord Italia gli si arrendevano per poi volgergli le spalle. Quando poi, finalmente andò in Germania per essere incoronato Imperatore del Sacro Romano Impero era oramai troppo tardi. Il suo amore per l' Italia lo aveva tradito.
La Chiesa, infatti,che oramai era anche un potere temporale non poteva dividere Roma e l'Italia con nessun potere laico. La sua politica fu sempre quella di opporre Straniero a Straniero e poi Comune a Comune. Con tale strategia riuscì sempre a frenare le mire di Federico II e del potere accentratore dell'Impero. Il quale sul punto di morte affidava pure la sua anima al Papa vincitore.
Con questa sconfitta un'intera epoca volgeva al termine. Certo i suoi figli (Manfredi e Corrado) tentarono ancora di farsi riconoscere dai Comuni del Nord ma il Papa potè sempre contare sui Comuni alleati (e lo Straniero di turno) per resistere al potere centralizzatore dell'Imperatore.
Il sentimento monarchico e la passionalità del ghibellino Dante Alighieri si spiega con il suo desiderio di unità linguistica nazionale intorno ad una corte centrale e laica. Lo aveva ben compreso. Avrebbe voluto l'Impero e il Papato che si dividevano fraternamente il potere spirituale e quello temporale. Fu dunque, in Politica, solo un reazionario che sognava (anche lui) l'impossibile restaurazione dell'unità Imperiale. Fu, tuttavia, il Padre della lingua Italiana che nacque e si sviluppò grazie lui.
La contesa per l'Italia tra il papato e l'imperatore (germanico) del Sacro Romano Impero germanico volgeva comunque al termine con la sconfitta di quest ultimo. Il tentativo di costruzione di un potere Centrale Italiano era fallito indebolendo ancor più il potere feudale in Italia. Fu proprio questa precarietà delle Istituzioni feudali che consentì all'Italia di uscire per prima dal Medioevo ma è anche all'origine di uno dei suoi atavici problemi in quanto impedì di assorbire l'etica cavalleresca (onore e dedizione) nordica.
I primi rudimentali parlamenti popolari si formarono sui sagrati delle chiese e nelle piazze dei Comuni italiani del Nord dove si dibatteva del loro rapporto con il feudatario e di come limitarne l'esercizio del suo potere assoluto ricevuto dall'Imperatore (grazie ai servigi resi su campi di battaglia nelle Crociate). Tra di loro venivan eletti i "Rettori" persone della collettività che in nome di essa trattavano con lui questioni fiscali. L'interesse collettivo non riuscì mai ad avere la meglio ma ciò non impedi ai Comuni Italiani di svilupparsi favoriti anche dalla lontananza del Signore che, essendo barbaro germanico, viveva nei castelli fuori città preferendo non mischiarsi con i cittadini amministrati. Fino a quando la terra fu l'unica fonte di ricchezza la sua supremazia fu incontrastata ma quando il "castello" entrò in crisi ecco che i Rettori si trasformarono in Consoli diventando in seguito Signori.
Il "Castello"era stato sconfitto e la Società si trasformava lentamente da agraria e feudale in mercantile e capitalista. Aumentava l'autonomia dei singoli Comuni del Nord i quali purtroppo, presero anche loro l'abitudine a chiedere aiuto allo straniero per risolvere beghe interne. Mentre il Nord Europa lentamente si trasfomava impegnandosi nella costruzione delle varie forme di Stato Nazione e laico, in Italia i Comuni si frantumavano in fazioni prima e in Signorie poi. Per combatterere il nemico vicino si chiedeva aiuto allo straniero che dunque prese l'abitudine ad entrare in Italia facendo il bello ed il cattivo tempo.
L'Italia rimase, per molti Secoli ancora, un'idea dal punto di vista politico.Le sue genti vista l'impossibilità di cambiare gli eventi sostituirono al perseguimente delle virtù (Machiavelli) la "discrezione" (Guicciardini) ovvero la capacità di analizzare e comprendere i fatti singoli nelle loro infinite sfumature, ed inserire la propria azione senza venirne travolti, salvaguardando il proprio "particulare", cioè il proprio interesse, i propri scopi e progetti. La Fortuna vinceva la Virtù e l'italiano del tempo si faceva quindi più realista che utopista (idealista) dandosi allo sviluppo della sua creatività. L'Italia diventava così la patria di Artisti, letterati, Banchieri e mercanti.
------------
La sintesi fra il pensiero classico dell'Antichità e quello del Cristianesimo dava vita all' Umanesimo ovvero la valorizzazione dell'Uomo, della sua dignità e della sua individualità.L' esaltazione dell uomo e delle sue capacità non cancella la Fede in Dio anzi ne è il Dono. L'Uomo è si artefice del proprio destino, ma ha anche una naturale aspirazione per tutto ciò che è spirituale. Si fa avanti la convinzione che non si deve fuggire dal Mondo per servire Dio (asceta) ma anzi lo si serve anche con una vita attiva. Il Medioevo finisce e si entra nel Rinascimento.
Furono questi (secondo Indro Montanelli) i suoi Secoli d'oro costruiti appunto sulla seconda lingua degli italiani (Arte e Mestieri). Tutto questo unito alla fragilità del sistema feudale italiano favoriva la Nascita del Capitalismo commerciale. L'accumulazione di denaro non era più visto come uno strumento di prestigio ma ora diventava anche il fine stesso a cui tendere.
La prima città che colse il nuovo sentire fu Firenze che nonostante forti fazioni interne (guelfi--ghibellini prima e guelfi neri-bianchi dopo), una magistratura bellicosa e nessun vantaggio competitivo naturale, ed una Costituzione costruita sulle masse che non votavano e con il potere non era diviso equamente tra il popolo crasso (banchieri, commercianti e industria dell'epoca) e popolo minuto (piccoli artigiani) divenne il cuore pulsante dell'Europa. Avendo strappato il potere all'aristocrazia terrriera, i governi cittadini da essi rappresentati, avevano obbligato i proprietari dei castelli (ex feudatari) a trasferirsi in città per meglio controllarli. Il Comune aveva vinto la secolare battaglia contro il castello e i ceti urbani industriali avevano preso il sopravvento su quelle rurali.(anche a causa della peste nera di quegli anni)
La nuova competizione non avveniva più come ai tempi di Dante grazie al blasone (Cerchi e Donati) ma era di origine borghese e mercantile. I Medici incarnarono alla perfezione il nuovo mantra dell'epoca: produrre - accumulare - investire il proprio denaro (in maniera oculata). La combinazione di un nuovo ceto urbano di borghesi e mercanti unito ad un crescente livello di educazione di queste classi sociali (reso possibile dai monaci benedettini con la riscoperta delle origini classiche) e la superiore organizzazione commerciale e finanziaria resero possibile il miracolo del Rinascimento e di Firenze in particolare. Una piccola cittadina che da sola era ora più ricca dell' intera nazione Inglese. Il capitalismo commerciale era nato in Italia.
Fu un periodo di grande creatività e forte innovazione. I suoi protagonisti furono figure della Società come gli intellettuali, i letterati, artisti, filosofi, scienziati, architetti, non più gli uomini colti dell'età medievale. Il primo di questi fu Giotto il quale introdusse nella pittura ed in Achitettura le costruzioni spaziali di prospettiva e terza dimensione che anticiparono di cent'anni le teorie rinascimentali. Introdusse anche l'attenzione rivolta alla rappresentazione dell'uomo, nella sua fisicità ed emotività. Facendo emergere l'intensità delle gioie e dei dolori umani, fu il precursore dell'Umanesimo e del Rinasscimento.
Alla fine anche il periodo dei Comuni e delle Repubbliche marinare terminava per una serie di motivi:
1)mancanza di ordine interno a causa dell' intensificarsi di lotte tra fazioni dello stesso comune; 2)motivi puramente economici in quanto quella comunale era un'economia chiusa e autarchica che si scontrava con il bisogno di espansione dei commerci;
3) il venire meno del gulelfismo che era una bandiera contro poteri centrali del Nord.
Nascevano cosi le prime forme di Signoria dove il podestà chiuso nel suo "Palazzo"portando le fazioni una contro l' altra riusciva a farsi rinnovare il mandato e ottenere pieni poteri. Stanche di una libertà che si confondeva con l'anarchia le popolazioni le preferirono l'ordine anche se si confondeva con arbitrio(Indro Montanelli). Un qualcosa che in Italia ciclicamante ritorna..
Commentaires