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7- La Roma dei Papi: Dallo Scisma alla "Cattivita' di Babilonia" alla Controriforma

  • giannitribuzio1
  • Jul 6
  • 8 min read

Finalmente si poteva tornare alla vocazione italiana: il fratricidio.


La chiesa cattolica Romana raccolse l'eredità dei Cesari plasmando i destini della Penisola per i successivi due millenni.

La rottura tra la Chiesa cattolica romana (latina) e quella di Costantinopoli (greca) iniziava già sotto l'Impero Romano quando Costantino dichiarava il Cristianesimo religione di Stato ponendo la Chiesa sotto la protezione del suo Impero di Costantinopoli. La Chiesa romana rimase comunque sempre più autonoma perchè dovette presto adattarsi a vivere in un contesto molto diverso ( l'Occidente si stava frantumando sotto le invasioni barbariche dei Secoli a venire). I rapporti tra le due Chiese si diradavano sempre più anche perchè con il passar dei Secoli erano diventati due mondi (cristiani) diversi; non parlavano più la stessa lingua e avevano maturato un vissuto culturale diverso. Così lo Scisma (Cattolici/Ortodossi) si consumava all'inizio del secondo Millennio e da questo momento i Papi di Roma iniziarono a concepire un progetto diverso.


Si ribalta l'idea che la Chiesa è sotto l'egida dell'imperatore (come in Oriente) e si afferma invece (in Occidente) che sono i Re ed Imperatori a dover sottostare alla Chiesa ed ai Papi convinti che Dio avevesse conferito loro il potere sul Mondo. Da questo momento il grande pericolo della Chiesa diviene quello di vedere l'Italia e se stessa venire asservita al potere laico Centrale dell'Imperatore barbarico del Nord Europa dove il baricentro dell'Europa si era nel frattempo spostato.

Questa mossa politico-strategica si materializzò quando il Papa Leone III pose la corona di Imperatore del nuovo Sacro Romano Impero sulla testa di CarloMagno nel Natale dell'800. Fu una questione di convenienza politica per entrambi in quanto il Papa aveva bisogno di protezione in Italia mentre il Re Carolingio aveva bisogno dell'autorità morale che solo il Papa poteva concedergli per mantenere il controllo dell'Europa.

Con questo atto il Papa ripristinava l'autorita simbolica della Chiesa Romana togliendola a Costantinopoli e affermava di fatto la sua superiorità anche sull' Imperatore Europeo stesso.


Il pericolo di asservimento al potere centrale laico esistette per tutto il Medioevo ma scompare con la morte di Federico II di Svevia e dei suoi figli. La politica papale di partecipare alle Guerre d'Italia per evitare che la nascita di un grande stato laico Italiano unito intaccasse il loro potere e la loro autorità si materializza opponendo straniero a straniero. Si promette così Il Meridione e il Regno di Sicilia al francese Carlo d'Angiò per scacciare il legittimo proprietario. Ma quando questi vince anche contro Manfredi subito gli si volta contro essendo ora gli angioini stessi diventati una minaccia al papato (essendo anche essi un potere laico e centrale). Questo episodio inaugurerà un periodo dove lo straniero entra nei nostri territori facendo il bello e il cattivo tempo. Sotto forme differenti accade ancora oggi.


Papa Bonifacio VIII, fu un Borgia ante litteram. Amante dei piaceri terreni,incarnava la Chiesa di quel tempo fatta di Papi risoluti e vigorosi. Ma lui andava oltre. Per lui la Chiesa doveva essere padrona non solo delle anime ma di tutto. Anche dei Regni, anche dei Re. Così quando poi il Re di Francia in disaccordo con la sua politica gli nego'l'invio a Roma delle decime raccolte nei suoi stati questi si inventò il Giubileo del 1300. Fu un successo strepitoso che sanò le finanze vaticane. Senza riforme la Chiesa va avanti da 14 secoli, diceva, ma senza denaro dura solo poche settimane. Il lancio pubblicitario (salvezza delle anime e indulgenza plenaria) permise ai Romani di fare affari d'oro e la citta tornò a sentirsi caput mundi dopo molti secoli. Ma Il suo autoritarismo e fare dispotico finirono per rianimare la rivalità tra le fazioni della aristocrazia romana.

Il clero capì che Roma non forniva più garanzie di sicurezza e moralità. La città era in mano ad una aristrocrazia arrogante, corrotta e rissosa e ad una plebe cenciosa. Cosi quando il nuovo Papa francese (papa Clemente) ebbe una maggioranza fatta di cardinali tutti francesi, il Re di Francia che non voleva trovarsi di fronte un nuovo Bonifacio VIII, convinse il clero a trasferirsi ad Avignone. Fu chiamata la "cattività di Babilonia".


La decadenza di Roma da città a villaggio fu rapida e drammatica. I romani si accorsero presto che con il papato avevano perso l'unica loro Industria (Turismo). Cercarono di riparare inviando una rappresentanza ad Avignone capeggiata da un capo popolo (Cola di Rienzo) il quale incarnava gli umori sanguigni di una plebe ignorante che rivoleva le antiche grandezze. Di questi azzuffapopolo che si ubriacano delle proprie parole finendo per crederci l'Italia ne avrebbe avuto molti altri come lui. Questi finì per consideransi il redentore del Sacro Romano Impero per volontà di Cristo. Era impazzito ma riuscì a governare la città finchè ebbe Il supporto esterno del Papa (per contrastare l'aristocrazia romana arrogante) e si fece amico il Petrarca con i suoi discorsi sulla rinnovata grandezza di Roma.


Ci volle mezzo secolo al Papato per capire che con i nascenti stati Centrali al Nord Europa essa rischiava di diventare uno strumemto nelle mani del potere temporale che andava rafforzandosi mentre invece in Italia essa era ancora in grado di evitare che uno stato laico si formasse. Tornarono a Roma e immediatamente riuscirono ad eleggere un Papa italiano nonostante una curia a magioranza francese. La cristianità si spaccava nuovamente dando origine allo Scisma dove per molti anni Roma e Avignone eleggevano i loro Papi. Nel frattempo Roma era diventata un monumentale cimitero, un piccolo villaggio dove tutto era in rovina; gli stati pontifici si erano decoposti in tante piccole signorie gestite da dittatori che dicevano di amministrare in nome del Papa. Non c'era esercito, polizia, catasto, funzionari e le casse erano vuote con la popolazione immiserita e abituata al parassitismo.


Fino ad allora era passata l'idea che gli Imperatori regnano per grazia di Dio (potere temporale) e che derivano la loro leggittimità dalla Chiesa (potere spirituale) che fa da garante del loro potere.

Ma la Chiesa di Roma era diventata sempre piu mondana, esposta alle tentazioni del potere, corrotta e governata da pontefici che non esitavano a riemepire le loro casse con la vendita di indulgenze. La crisi della chiesa cattolica che era iniziata con la cattività di Babilonia approdava al suo momento culminante con la riforma protestante e la successiva controriforma cattolica.


L'onda protestante nel Nord d'Europa si imfiamma sotto la bandiera della libertà che si espande fino a cambiare assetti politici, economici, etici e culturali.E poi ci furono il lanzichenecchi.....

La guerra dei 30 annni fu una delle guerre più lunghe e distruttive della storia europea.L'impero asburgico non riusci ad imporre il cattolicesimo come religione ufficiale dell'Impero (cuius regio eius religio) decretando invece la libertà degli Stati tedeschi in materia religiosa e, di fatto, la definitiva affermazione del protestantesimo. La pace di Westfalia pone fine alle guerre di religione (cattolici-protestanti) e porta ad una divisione netta tra i stati del nord Europa e quelli Sud. Ancor oggi viviamo le conseguenze di questa divergenza.


Il Nord Europa venne spiritualmente rinnovato dalla dialettica religiosa. La riforma protestante fu una conquista dal basso favorita dall'innovazione tecnologica di quel tempo (invenzione della Stampa) che permetteva la divulgazione rapida e "orizzontale" dell' informazione. Fu anche una rivoluzione economica in quanto la maggiore libertà di intraprendere dei cittadini favoriva i commerci. L'accumulazione di Capitale portava a finanziare nuove produzioni mentre la possibilità di dare e prendere a prestito (cosa vietata per il cattolicesimo, considerata usura) fece da volano all'espansione economica che con rivoluzione industriale del secolo seguente doveva sfociare nel capitalismo industriale. illuminismo .


Mentre gli stati del Nord si rafforzano la Controriforma cattolica non è egualmente efficace.Argina il problema negli Stati del Sud europa ma perde gran parte dei potenze sovrane europee e dei loro popoli i principati italiani diventano piu piccoli e insignificanti deboli impotenti Inizia la caduta definitiva della Spagna cattolica come Potenza europea e l'inizio della costruzione degli Stati Nazionali


L'italia del Barocco: Involuzione Politica e Involuzione economica in Italia

La religione come si vede è quella che plasma la cultura dei popoli. Sfortunatamente la Controriforma segnerà negativamente il secolo italiano. L'Italia del 600 è una povera Italia; di uomini, a causa della peste che ne ammazza tanti, di pensiero, di tutto. Il Barocco è solo la maschera della sua miseria come lo ebbe a definire Montanelli, fu lo stile di una minoranza ricca che ingrassava sulla fame collettiva di una intera Società dove avveniva una involuzione, politica, economica, sociale e culturale rispetto ai fasti del Rinascimento del Secolo precedente


L'Italia resta senza uno Stato nazionale e quindi i vari Staterelli si rafforzano. La Controriforma aveva fatto nuovamente di Roma la Caput Mundi sia pure solo cattolica ma da paese industriale qual era durante il Rinascimento(1500) l'Italia si volge a paese agricolo (1600).


La Peste in Europa ne uccide tanti causando un'alta inflazione di prezzi e una deflazione di lavoratori. Quelli rimasti, a causa della bassa rendita delle loro terre fuggono dalle campagne riversandosi nelle città e vanno a lavorare nelle industrie nascenti del Nord Europa. In Italia invece non essendoci industrie la borghesia si trasforma in Redditiera formando una Società basata sul privilegio ereditario che disprezza chi produce e chi lavora. I ricchi preferiscono Investire in terre invece che in commercio nonostante una bassa rendita terriera. Naturalmente il Capitale esce concentrandosi nel Nord europa facendo nascere il capitalismo industriale (seriale) moderno e le varie problematiche ad esso connesse (lotta Capitale-Lavoro)


L'italia del Barocco :Involuzione sociale e di costume

La consequenza è che la borghesia impreditoriale italiana inverte la marcia e si fa nobile; da cosmopolita si fa provinciale; da imprenditore si fa redditiera. Avviene un balzo indietro di aluni Secoli proprio nel momento in cui il Nord Europa lo fa in avanti. Così in Italia il destino dell'Uomo è deciso alla nascita senza possibilità di far valere i propri meriti e valori.

Nel Nord Europa infatti si acquisisce un senso religioso della libertà personali; i singloli individui imparano a rispondere solo a se stessi e non ad un loro intermediario. Il fedele deve ricercare la verità per conto suo. La capacità e voglia di innovare si trasferisce dal Sud al Nord Europa, dal Mediterraneo all'Atlantico dove nasce poi un nuovo capitalismo industriale; produrre, investire, risparmiare non è più un lusso di pochi ma un dovere di tutti. Nascono una nuova borghesia, il lavoratore dipendente si trasferisce in città e va a lavorare nell'industria. Le basi del miracolo economico del 700 si costruiscono qui. Infine, nascono le prime strutture democratiche laiche, i Primi Stati Nazionali, con una propria lingua nazionale; i cittadini capiscono che devono imparare a leggere ecco quindi la fine dell'analfabetismo di massa (l'analfabeta è invece facile da governare )


In questo contesto l'Italia è una bella addormentata sempre più isolata e irrilevante con i suoi principali Stati vassalli della Spagna, Paese agli inizi di un lungo declino.

Alla fine l'Italia passa dal primo posto dell'Europa all'ultimo nell'arco di un solo Secolo. Non sarà l'ultima volta. L'austerità delle idee protestanti/calviniste del Nord Europa (basta vedere le loro Chiese) si scontra con il fasto, gusto e le apparenze dell'Italia dove come detto emerge il Barocco, un'arte ricca che nasce in un paese che si impoverisce.


Il Barocco con i suoi virtuosismi, colori, teatralità e bizarrie decorative fu quindi il prodotto della Controriforma che impone il suo autoritarismo intollerante di ogni libera ricerca (Galileo) e riportando l'Italia ad una Società feudale con una casta di pochi privilegiati che detengono il potere politico ed economico.


Finisce che i pochi ricchi diventano più ricchi e i tantissimi poveri più poveri con mostruose disugualinaze sociali. Ma questi ricchi non usano la loro ricchezza per creare altra ricchezza(investimenti). Diversamene dalla borghesia imprenditoriale rinascimentale questi usano sfarzi per accrescere prestigio che equivale a potenza. La ricchezza non circola più e l'Italia si impoverisce.

Mentre in Italia ci si impegna nella costruzione del maggiore laboratorio artistico europeo. la Francia si impegna nella costruzione delle proprie istituzioni Statali diventando col tempo una dele maggiori potenze del continente.









 
 
 

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