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Storia di un impiegato nomade

giannitribuzio1

Updated: Mar 5, 2021

Correva l'anno 1980. Aveva dieci anni e non poteva sapere che la Nazione in cui era nato iniziava la sua triste fase di declino economico, demografico e culturale. Cosa accadeva in quegli anni?


Il Tasso di Natalitá e quello di produtivitá, i due parametri che permettono ad una Nazione di aumentare la sua ricchezza prodotta (PIL) nel tempo, raggiungevano il loro massimo storico ed iniziavano il loro percorso discendente del ciclo (dopo il Boom del dopo guerra). Quei 2 parametri dopo 40 anni continuano la loro inarrestabile discesa. Potremmo riassumere il tutto con :


Y=(N,P) ricchezza prodotta/consumata(Y) é funzione del tasso di Natalitá(N) e del tasso di produttivitá (P)


Un bel problema per il Capitalismo Italiano di quegli anni che se la doveva anche vedere con il suo acerrimo concorrente (Comunismo). La soluzione? Si decise di far "consumare" di piu' la gente.Arrivarono quindi gli anni '90 come pure i suoi 20 anni e le prime luci del Consumismo splendevano sulle nuove generazioni di Italiani. I sogni di tutti sembravano a portata di mano.


La Ricchezza Nazionale prodotta(Y) potrebbe anche essere espressa in questi termini:

Y=C+I+G+E-I (Consumi privati + Investimenti privati +Spesa Pubblica+ (Esportazoni - Importazioni)

I consumi privati esplosero(a livello mondiale) ma passó inosservato il fatto che essi venivano finanziati dal ricorso ad un maggior indebitamento delle persone, delle Banche, delle Imprese e dei Governi ("monetarismo" economico delle Banche Centrali inizia in quegli anni ).

No, non poteva allora capire che una Societá che aumenta i propri consumi nel presente (indebitandosi) li diminuisce nel futuro.


Il tasso medio di risparmio delle Famiglie era, negli anni '80, il piu' alto al Mondo (25 % circa). Questa del risparmio é importante perché esso é anche la materia prima delle Banche commerciali che viene da essi utilizzato per finanziare gli investimenti privati.(l'economia reale). Esso porta poi al circolo virtuoso dell'aumento di ricchezza, aumento di occupazione, di natalitá ect ..

Questo ciclo venne interrotto definitivamente in quegli anni. Per salvare il Capitalismo si decise che le persone dovevano "consumare" di piu' nel Presente a qualsiasi costo per accrescere il reddito Nazionale che altrimenti sarebbe diminuito a causa della diminuzione della Natalitá.I cittadini si trasformarono in consumatori. L'effetto indesiderato fu l'aumento del Debito pubblico.


Come si fa allora ad aumentare i Consumi privati in una Nazione che non cresce numericamente ? Soluzione: Produrre beni a minor costo in qualche altra parte del Mondo (dove il costo del lavoro é bassissimo) e rivenderli nella propria Nazione.


Ecco la nascita della Globalizzazione che porta a delocalizzare le Risorse ed a deindustrializzare i processi produttivi . L' Unione Europea nasceva su queste basi.

Ecco la Globalizzazione dei Capitali, delle merci e dell' Uomo stesso. Il Capitale, dopo mezzo Secolo, era nuovamente il cane sciolto, libero di "concentrarsi" dove veniva maggiormente remunerato.

Ed arrivarono gli anni 90. Il decennio in cui si diventa grandi e si devono prendere le decisioni sulla vita. Studiava e "vedeva" ll boom economico/tecnologico (americano), l'avanzare della globalizzazione e delle privatizzazioni (all'italiana). Era il Mercato e la sua moderna visione "marginalista" a chiederlo.Esso richiede efficienza nell'allocazione delle risorse produttive (ritenute scarse).

Studiava ma non capì,allora, le conseguenze di tutto ció sulla sua vita futura .Mancava di visione sistemica. Non capì che il Capitalisno si stava trasformava in Turbo Capitalismo(finanziario).


Non capì neppure che la Globalizzazione portava la logica economica in primo piano nelle relazioni umane, finendo per prevalere su altri campi dello scire umano. Alla ragione politica (un Deficit moderato dello Stato é la faccia opposta del benessere/surplus del cittadino privato) si venne sostituendo la logica economica che finì per imporre anche allo Stato l' efficienza nell' gestione e allorazione delle sue risorse. Lo Stato viene visto ora come una famiglia e deve tenere SEMPRE i conti in Ordine.

Intanto si laureava ed iniziava a percepire che il lavoro iniziava a scarseggiare. Le prime esperienze lavorative confermamavano la sua intuizione.

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Poi arrivó l' inizio de Secolo e l'acccentuazione di tutti questi fenomeni descritti in precedenza. La curva divento' esponenziale ed il pensiero unico (quello globalista) divenne quello che plasmava la Societá civile.


Allora finalmente capì (molto prima di altri a dire il vero) e piú capiva piú era preoccupato per il suo futuro. Lasció dunque la sua Nazione per fare quello che gli italiani del Sud hanno sempre fatto. Viaggiare alla ricerca di migliori condizioni di vita. Investì quegli anni per cercare di comprendere meglio le regole del nuovo Dio immanente ( Denaro) che lentamente sostituiva le ragioni del Dio trascendente (quello cristiano) nella Societa'.


Durante la prima decade del Secolo vide e visse di persona la nascita del Turbocapitalismo che trasformava la vita delle persone e di intere Nazioni.

Il Mondo intero era in vendita. Il reddito non cresceva tanto quanto il "desiderio" delle persone ed il loro bisogno di consumare ecco perche' comprare a credito (debito) diventava "the new normal". Intanto il Debito (pubblico e privato) ricominciava a crescere piú del PIL.


Non gli ci volle molto a capire la sorte che attende chi guadagna 100, spende 105 nel presente chiedendo in prestito i rimanenti 5 (a cui vanno aggiunti gli interessi) .Inizio' a gestrie la sua vita in un' ottica di parsimonia grazie agli insegnamenti familiari e della terra da cui proveniva. Fu la sua salvezza.


Passavano gli anni e vedeva chiaramente la pazzia di tale Sistema, le sure regole, il suo percorso ed il suo prossimo fallimento. Che arrivó col botto nel 2008. Il Turbocapitalismo finanziario ricevette una ferita al cuore. Ma non ancora mortale.


Era nato in una Nazione che cresceva, faceva figli, risparmiava, si arricchiva e progrediva conservando la sua forte identitá culturale .Dopo 40 anni quell' Italia non esisteva piú.

La Globalizzazione ha standardizzato i bisogni e reso nomade l'Uomo. Gli occhi di tutti sono chiusi al passato ed al futuro ma spalancati sul presente .


La Ragione economica é oggi il pilastro principale, il metro di giudizio dei processi umani.L'homo oeconomicus é la nuova "fede" di questo inizio Millennio. Lo sviluppo spirituale e culturale dell' Uomo ha ceduto il passo a quello tecnico. Ma c'e di piu'. Lo sviluppo é diventato un fine esso stesso non piu' un mezzo. Manca quindi lo sviluppo Integrale dell Uomo , quello immaginato dal Papa nell'enciclica "Caritas in Veritate".

Questa consapevolezza gli permise finalmente di dare un fragoroso NO a chi un giorno gli chiese di "scambiare" la sua libertá con il suo successo materiale. Da quel momento fu padrone del suo destino .Decise che il suo scopo doveva essere massimizzare la sua funzione di felicitá nel lungo periodo NON, invece, massimizzare la sua funzione di utilitá nel preve periodo.Una questione di prioritá.


Ed eccoci qui, in una fase di interregno dove il mondo vecchio é '' moribondo" ma quello nuovo non é ancora emerso. Ultimamante sembra che qualcosa stia cambiando. La Civitas chiede ora vendetta... "cristiana" e gli architetti del nuovo "regno" non lo hanno ancora capito.


Ed il nostro amico? Vive domandandosi cosa é bene che io voglia invece di cosa devo fare per ottenere cio' che voglio. Ha capito che la prudenza non é un' arte (politica) o un calcolo di interesse (rischio) ma é una virtu' come la descrivevano gli antichi....é la virtu' del saper guardare lontano non confondendo i fini con i mezzi. E' Auriga virtutum come diceva l' Acquinate. Prudence is "right reason in action,

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